Sei nuovi defibrillatori, veri e propri salvavita, pronti all’uso in situazioni di emergenza, sono stati installati in città e nelle frazioni per potenziare l’attuale dotazione di oltre quaranta apparecchi installati nel corso degli anni presso le strutture in cui si pratica attività fisica e nei luoghi di maggiore frequentazione.
L’Amministrazione comunale ha sostenuto la spesa di circa 30 mila euro grazie alla donazione in memoria della signora Maria Rosa Dell’Agostino e dell’avvocato Dario Moretti. Ieri mattina, prima a Palazzo Pretorio quindi in piazza Garibaldi, il sindaco Marco Scaramellini e l’assessore alla Protezione civile, all’Organizzazione e al Personale Lorena Rossatti, con il comandante della Polizia Locale Mauro Bradanini, il direttore per l’Area di Sondrio di Areu Mario Teruzzi e Paola Viganò di Valtellina Soccorso, alla presenza degli amici dei due donatori, hanno informato sui luoghi in cui i Due sono stati posizionati. All’esterno dell’edificio scolastico di Via Vanoni, in piazza Garibaldi e davanti alla Scuola primaria Credaro di via Bosatta, in città; a Triangia, in piazza De la Butega, a Colda, nella zona del lavatoio, e a Mossini, accanto al fontanello per l’erogazione dell’acqua, per quanto riguarda le frazioni.
In apertura, il sindaco Scaramellini ha evidenziato come la donazione sia nell’interesse di una città ancora stranita a seguito di quanto accaduto alla Scuola Ligari: «A fronte di un atto di vandalismo di tale gravità, è bello comunicare che ci sono persone con senso civico, che hanno a cuore la collettività. Questo è un atto di grande generosità, un dono a Sondrio». L’assessore Rossatti ha spiegato che la scelta delle frazioni è motivata dalla distanza dal Presidio ospedaliero, che le rende meno facilmente raggiungibili dai mezzi di soccorso, dalla volontà di garantire il servizio ai residenti e alle tante persone che percorrono i sentieri della zona retica. Per Sondrio sono stati scelti due quartieri molto popolati e la piazza Garibaldi, sede dei più importanti eventi cittadini che richiamano una gran folla. I defibrillatori sono custoditi all’interno di colonnine riscaldate, per essere sempre efficienti e accessibili a tutti, e dotate di allarme sonoro contro gli atti di vandalismo.
«Grazie alla generosità di questi concittadini – ha affermato l’assessore Rossatti – abbiamo potuto incrementare il numero di defibrillatori presenti sul territorio, andando a coprire zone che ne erano sprovviste. Chiunque, in caso di necessità può trovare l’apparecchio più vicino consultando l’app Vivi Sondrio o il sito di Areu: può essere utilizzato anche da chi non ha una formazione specifica, seguito a distanza dagli operatori di Areu, ma come Amministrazione comunale promuoveremo altri corsi affinché aumenti il numero delle persone con le conoscenze di base per poter intervenire in maniera efficace». Al corso che si era svolto nella primavera del 2022, avevano partecipato anche il sindaco Scaramellini, assessori e consiglieri comunali.
In caso di arresto cardiaco il Dae, acronimo di defibrillatore automatico esterno, è in grado di rilasciare una scarica elettrica ad alta energia che può consentire al cuore di una persona di ricominciare a battere correttamente. «Tendiamo a pensare che non possa capitare – ha aggiunto il dottor Teruzzi – ma trovarsi al posto giusto e con lo strumento giusto può salvare vite. In provincia di Sondrio sono attivi 527 defibrillatori: è una cultura che va diffusa e questa donazione rappresenta una risorsa straordinaria».